dea madre, pozzi sacri e spirali
I pozzi sacri, come anche tantissimi altri siti megalitici di quel tempo, presentavano spesso superfici incise e la loro costruzione veniva strutturata con accurate misurazioni, allineati astronomicamente in modo da risultare dei veri e propri osservatori astronomici.
Alcuni studi hanno mostrato per esempio che, nel il pozzo di S. Cristina di Paulilatino, in Sardegna, una volta ogni 18 anni e mezzo, la luna arriva ad illuminare il fondo del pozzo in coincidenza con l’evento astronomico dei nodi lunari, conosciuto anche come lunistizio. L’evento è indubbiamente intriso di suggestiva meraviglia poiché la luce, che raggiunge la cavità, provoca dei bagliori che avvolgono le pareti, creando una sagoma lucente che ricorda proprio il profilo della Dea Madre.
Questo pozzo pare sia del tutto simile ai pozzi sacri sparsi in Bulgaria che, si dice, siano stati costruiti anch'essi dalla Tribù di Dan, durante l’esodo lungo il Danubio e che, naturalmente, sono anch'essi dediti al culto della Dea Madre.
RACCONTO FOTOGRAFICO
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