Il tavolo, dove mia nonna stendeva la farina e impastava i suoi dolci;
il mortaio, dove una volta si trituravano le erbe perché non c'erano i robot elettrici;
la frutta fresca, appena presa dall'orto.
Così la cucina diventava un regno dove le donne di casa, le Janas, compivano i propri miracoli, le proprie magie. Ed è proprio in questa eredità, fatta di sensazioni che mi sono state trasmesse, che ritrovo il mio mondo anche a migliaia di km lontana dalla mia terra. E mi rendo conto quanto la distanza non sia niente quando i valori di una volta rimangono vivi. Perchè alla fine quel che conta è proprio il ritornare alla semplicità e ritrovare l'essenza delle cose.
Jana Sylvié