DATARE UN
OGGETTO
OGGETTO
Come si fa a datare un oggetto antico o vecchio di almeno vent'anni?
Questa è stata la prima domanda che mi sono fatta quando cominciai questa bella avventura. Una risposta semplice, forse banale, ma che nasconde tutta la sua complessa e intrinseca verità: RICERCA.
Quando ho cominciato a reperire oggetti usati ho cominciato a chiedermi da quanto tempo questi fossero in commercio, quanto tempo avessero vissuto in casa delle persone e quanti ricordi storici avessero attraversato per giungere fino a me. Tutta l'energia che conserva l'oggetto è racchiusa proprio nella sua memoria. Allora, ovvio, il compito di capire quanti anni abbia vissuto tale oggetto è stato un mio personale obbligo morale, oltre che un vero e proprio piacere.
Ma cominciamo dal principio.
Esistono a mio avviso tre tipi di oggetti:
- quello con un marchio o un codice identificativo, con cui è possibile ricostruire l'intera storia;
- quello senza marchio, che può essere antico o anche una semplice imitazione;
- quello che sappiamo essere vecchio perché appartenuto alla famiglia per generazioni e che, con o senza marchio, acquista un valore particolare, spesso anche troppo alto confronto al suo reale valore di mercato poiché intriso di valore affettivo.
Il terzo punto è quello più rognoso per chi fa questo mestiere, perché non sempre si riesce a far coincidere il valore affettivo con quello commerciale, rischiando quindi di dover rinunciare a un buon affare. Attenzione, quando subentra un "sentimental value" meglio non andare avanti con la vendita, teniamoci l'oggetto poiché evidentemente non siamo ancora pronti per il distacco.
Questa è stata la prima domanda che mi sono fatta quando cominciai questa bella avventura. Una risposta semplice, forse banale, ma che nasconde tutta la sua complessa e intrinseca verità: RICERCA.
Quando ho cominciato a reperire oggetti usati ho cominciato a chiedermi da quanto tempo questi fossero in commercio, quanto tempo avessero vissuto in casa delle persone e quanti ricordi storici avessero attraversato per giungere fino a me. Tutta l'energia che conserva l'oggetto è racchiusa proprio nella sua memoria. Allora, ovvio, il compito di capire quanti anni abbia vissuto tale oggetto è stato un mio personale obbligo morale, oltre che un vero e proprio piacere.
Ma cominciamo dal principio.
Esistono a mio avviso tre tipi di oggetti:
- quello con un marchio o un codice identificativo, con cui è possibile ricostruire l'intera storia;
- quello senza marchio, che può essere antico o anche una semplice imitazione;
- quello che sappiamo essere vecchio perché appartenuto alla famiglia per generazioni e che, con o senza marchio, acquista un valore particolare, spesso anche troppo alto confronto al suo reale valore di mercato poiché intriso di valore affettivo.
Il terzo punto è quello più rognoso per chi fa questo mestiere, perché non sempre si riesce a far coincidere il valore affettivo con quello commerciale, rischiando quindi di dover rinunciare a un buon affare. Attenzione, quando subentra un "sentimental value" meglio non andare avanti con la vendita, teniamoci l'oggetto poiché evidentemente non siamo ancora pronti per il distacco.